E-commerce in Italia: qual'è il suo valore?

Quanto vale l'e-commerce in Italia?

L’e-commerce in Italia ha oggi un valore di oltre 45 miliardi di euro.

Il dato, che registra un incremento del 14% rispetto al 2021, ha iniziato ad accellerare la sua crescita durante il periodo della pandemia, che di fatto ha solo anticipato il fenomeno degli acquisti on-line (fonte dei dati ansa.it).

Secondo un comunicato di osservatori.net il dato è ancora più alto, nel 2022 infatti "gli acquisti online in Italia valgono 48,1 miliardi di euro 20% in più rispetto al 2021".

L'evoluzione continua della tecnologia, dalla diffusione degli smartphone a quella dei pagamenti digitali, nonchè la rottura della diffidenza soprattutto da parte delle nuove generazioni, ha aperto le porte a questo nuovo canale di acquisto.

Diamo ora una sguardo anche all'andamento globale del 2021 dell'e-commerce B2C.

Vediamo al primo posto assoluto la Cina con un volume d'affari pari a Euro 1.459 mld, seguita dagli USA con 747 mld, l'Europa 736 mld.

Passando poi ai singoli stati del continente Europa vediamo al primo posto gli UK con 142 mld, seguiti da Germania e Francia con rispettivamente 73 mld e 59 mld, l'Italia penultima solo alla Spagna, 18 mld, con un volume pari a Euro 30 mld.

Quanta gente compra su internet?

33,3 milioni di italiani nell’ultimo trimestre hanno acquistato on-line, con un incremento di 9,6 milioni rispetto al periodo pre-pandemico.

È opportuno considerare che non tutti i settori sono convolti allo stesso modo in questo fenomeno in crescita, alcuni più di altri.

Il Food&Grocery, è tra i settori che traggono maggiore beneficio con una crescita pari al 17% all’interno del mercato prodotti che nell’insieme registra un 10%.

Il turismo e trasporti con un 33% è invece il settore maggiormente in crescita nel mercato dei servizi, che registra nell’insieme un 28% in più rispetto all’anno precedente.

Alla luce di questi dati viene spontaneo chiedersi:

Quale dimensione di mercato occupa l'e-commerce in Italia?

Gli acquisti on line, tra prodotti e servizi, hanno un’incidenza dell’11% rispetto al totale degli acquisti.

Un valore ancora abbastanza basso, soprattutto se paragonato agli altri paesi a livello globale, che vedono al primo posto gli UK con una penetrazione del 31%, la Cina al 28%, gli Usa del 22, l'Europa del 16%, la Germania del 15%, la Francia del 13%, mentre l'Italia del 10%, penultima solo alla Spagna che ha una penetrazione del 8%.

Ciò significa che c'è ancora un grande potenziale di crescita per il settore e-commerce in Italia e che i negozi fisici hanno ancora molto spazio per avere dei buoni risultati.

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Fonte dei dati e delle informazioni di questo articolo: Ansa.it - Osservatorio eCommerce B2C Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano