La gestione magazzino nella vendita al dettaglio
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Lo stoccaggio merci nell'organizzazione del magazzino ha un ruolo fondamentale. Effettuato in maniera corretta lo stoccaggio crea le basi di una logistica efficiente, che porta conseguenze positive non solo nella gestione magazzino, ma anche nei risultati di tutta l'attività.
Vediamo quindi quali sono le cose da tenere presente nello stoccaggio materiale, partendo proprio dal significato di stoccaggio, fino ad arrivare all'organizzazione del magazzino merci.
Indice degli argomenti
Per stoccaggio si intende l’operazione di immagazzinare e conservare in un deposito, chiamato comunemente magazzino, beni di natura diversa, che possono essere:
Il termine stoccaggio prende le sue origini dal vocabolo inglese stock, che in italiano significa scorta.
Quando parliamo di stoccaggio merci in magazzino quindi parliamo di quantità di materiali in giacenza o scorta, destinata alla vendita o alla trasformazione.
Lo stoccaggio delle merci abbiamo visto avviene nei magazzini, appositi locali attrezzati per la ricezione, il deposito, lo smistamento e la spedizione o consegna.
Le tipologie di deposito adibite a magazzino merce possono essere diverse, a seconda delle merci, ma anche in funzione delle necessità dell'azienda stessa.
Questa tipologia di magazzino si trova all'interno dell'azienda stessa ed è detta anche magazzino in conto proprio.
A differenza del magazzino tradizionale, dove l'immagazzinamento merci ha dei tempi di permanenza, in alcuni casi anche abbastanza lunghi, questa tipologia di deposito prevede che tutta la merce in entrata esca nell'arco della giornata.
Particolarmente adatto ai prodotti freschi e a merce ad alta deperibilità, questa soluzione generalmente non necessita di scaffalature.
Il magazzino conto terzi è gestito da un'azienda che si occupa proprio della ricezione, dello stoccaggio, dell'assemblaggio e della spedizione della merce per conto dell'azienda che produce e/o commercializza i prodotti.
Il magazzino doganale è il magazzino pubblico nei pressi della dogana gestito da apposite società abilitate e autorizzate.
Lo scopo di questa tipologia di deposito è quello di stoccare i prodotti provenienti da stati non appartenenti alla comunità europea, in attesa del controllo doganale.
Il magazzino mobile è una struttura che non richiede opere murarie.
Solitamente è in materiali come acciaio e pvc, e all'occorrenza può essere smontato.
Questa soluzione trova una buona collocazione nel settore agrario, per lo stoccaggio di materiale e macchinari, e in generale nelle aziende che hanno la necessità di avere uno spazio coperto per lo stoccaggio delle merci in entrata e uscita, da affiancare al magazzino vero e proprio.
Ci sono metodologie diverse di stoccaggio, la cui scelta è strettamente legata a diversi fattori, tra i quali troviamo principalmente:
Il metodo FIFO è quello più utilizzato.
L'acronimo FIFO, dall'inglese first in first out, significa proprio "primo ad entrare primo ad uscire".
È il metodo più utilizzato nella gestione dei magazzini in cui si conservano prodotti deperibili.
Nello stoccaggio si seguirà quindi la logica di tenere sempre in posizione più comoda i prodotti che sono in magazzino da più tempo, in modo da semplificare le operazioni di picking ed evitare di perdere di vista le giacenze più "vecchie".
Il metodo LIFO è l'esatto opposto del FIFO.
L'acronimo LIFO sempre dall'inglese last in first out infatti significa proprio "primo ad entrare ultimo ad uscire".
Questo metodo è particolarmente indicato per prodotti che non risentono in alcun modo del tempo di permanenza in deposito
È particolarmente adatto per semplificare lo stoccaggio e la gestione delle scorte in genere, sia al momento del ricevimento che a quello dell'uscita.
Quando pensiamo allo stoccaggio della merce nell'organizzazione del magazzino, non possiamo perdere di vista alcuni elementi importantissimi per il buon esito di tutta l'attività.
Ovviamente quanto più grande è una realtà logistica e più saranno automatizzati i processi di stoccaggio e movimentazione delle merci, tuttavia quelli che andiamo ad elencare ora sono elementi comuni a qualsiasi magazzino.
Ogni prodotto a magazzino deve avere un proprio codice.
La tipologia di codice più utilizzata è il codice a barre.
Il codice a barre è un codice univoco, quindi non possono esistere due prodotti diversi con lo stesso barcode.
Solitamente viene creato dall'azienda produttrice, pertanto le attività commerciali che acquistano prodotti per la vendita, ricevono il materiale già con il proprio codice a barre.
Nello stoccaggio, spesso viene utilizzato anche il codice SKU, acronimo di Stock Keeping Unit (Unità di Stoccaggio).
L’SKU è un codice articolo, la sua struttura è una sequenza alfanumerica creata dall'azienda a seconda delle proprie esigenze e della propria strategia.
Quindi non più dal produttore, ma proprio dall'azienda che gestisce i prodotti a magazzino, per esempio in retailer.
Solitamente i dati che un SKU contiene sono:
Essendo un codice utilizzato all’interno dell’azienda non deve seguire uno standard universale.
Motivo per cui nessun dato è obbligatorio e la sua costruzione è appunto libera.
Un prodotto presente in magazzino quindi, può avere più codici SKU abbinati nell’arco della sua vita, proprio a seconda della sua posizione in magazzino.
Esempio pratico Supponiamo di dovere creare uno SKU per una maglia sportiva, marchio Z, colore nero, taglia s, ubicato nel magazzino di Milano (magazzino 1) Lo SKU di questo prodotto potrebbe essere: SPO-Z-BLK-S-1 Supponiamo che lo stesso prodotto venga trasferito nel magazzino di Roma (magazzino 2) Lo SKU sopra diventerà: SPO-Z-BLK-S-2 |
Quindi riepilogando
Rispetta degli standard internazionali gestiti da un’organizzazione mondiale che si chiama GS1.
Contiene informazioni del produttore, l’origine dei prodotti…
Viene solitamente creato dal produttore dell’articolo.
È un codice ad uso interno, creato dall’azienda che gestisce il prodotto a seconda delle proprie esigenze di inventario.
È fondamentale che i prodotti da stoccare a magazzino siano correttamente etichettati.
Sempre a seconda della tipologia di magazzino e di prodotti presenti, può essere opportuno utilizzare delle etichette anche nella scaffalatura.
In caso di prodotti deperibili, è opportuno che l'etichetta riporti la data di scadenza e che vengano opportunamente stoccati a seconda appunto dei loro termini di consumo.
A seconda del tasso di rotazione, alto, medio, basso, in fase di stoccaggio, ai prodotti che hanno una rotazione maggiore verrà assegnata un'ubicazione più facilmente accessibile.
Nello stoccaggio è fondamentale seguire le regole base della gestione magazzino.
Sicurezza nelle scaffalature e più in generale nell'ambiente sono fondamentali.
Verifiche e controllo programmati, anche con inventari periodici infine, garantiscono un maggiore controllo, non solo sull'efficacia dell'organizzazione, ma anche più in generale sulla gestione delle scorte, dei riassortimenti e dell'intero andamento di tutta l'attività.
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